martedì 14 gennaio 2014


Laura Guidetto




Kosztolànyi Dezsò

Sogno di Inchiostri colorati 

(Mostan szìnes tintàkròl àlmodom, 1910)



Sogno di inchiostri colorati,
il più bello è il giallo.
Scriverei molte lettere
con questo colore
ad una ragazza, che amo.
Scriverei scarabocchi,
lettere cinesi,
e un uccello allegro con dei ghirigori.
E voglio ancora tanti altri colori:
bronzo, argento, verde e oro,
e ci vogliono ancora cento e mille,
e poi un milione:
viola scherzosa, color vino, grigio muto,
pudico, sgargiante, innamorato,
ma anche viola triste e mattone,
e poi celeste chiaro come l'ombra
della vetrata colorata del portone
in un mezzogiorno d'agosto.
E voglio rosso vivo,
color sangue, come un tramonto infuocato,
e allora scriverei, scriverei sempre.
Con azzurro a mia sorella, con oro a mia madre:
le scriverei una preghiera d'oro,
fuoco d'oro, parola d'oro, come l'alba.
E non mi stancherei mai, scriverei in una vecchia torre, senza sosta.
Sarei tanto felice, oh Dio mio, tanto felice,
colorerei tutta la mia vita. 


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