venerdì 28 settembre 2012

           Le Hermae le-hermae.blogspot.com



Sabato 13 Ottobre 2012
Dalle ore 14.30 alle ore 17.30
Presso la sede di Art Therapy Italiana
Via Sant’Antonio da Padova 10 - Torino

L’Arte Terapia incontra lo Psicodramma
Laboratorio esperienziale

“ La Scatola delle Meraviglie”


un itinerario attraverso i simboli nascosti nel vivere quotidiano,
svelando immagini dimenticate, rivelando strade non pensate;
un breve viaggio sulla nave del desiderio, un periplo di sogni da realizzare




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Laboratorio ideato e condotto da:



Valeria Bianchi Mian – psicologa clinica, psicoterapeuta individuale e di gruppo,  psicodrammatista di matrice junghiana (psicodramma analitico individuativo,(COIRAG/APRAGIP 2002)

Lauretta Guidetto – psicologa clinica, psicoterapeuta in terapie espressive (presso Art Therapy Italiana)




IL VIAGGIO ATTRAVERSO LE IMMAGINI INTERIORI E’ UN PERCORSO INDIVIDUALE, MA QUANDO IL GRUPPO SI ATTIVA NELLO SPAZIO DEI LABORATORI CHE SPOSANO LO PSICODRAMMA ALL’ARTE TERAPIA NE NASCE UNA NUOVA ALCHIMIA.

UN PERCORSO ALLA SCOPERTA DELLE NOSTRE RADICI E DELLE PROSPETTIVE CHE GLI ARCHETIPI UNIVERSALI RAPPRESENTANO.


Costo del laboratorio: 20.00 Euro / 10.00 Euro per gli studenti di Art Therapy Italiana –

Per informazioni e iscrizioni contattare: 

 Lauretta Guidetto : laura.guidetto@gmail.com 
 Valeria Bianchi Mian: bianchivaleria@katamail.com  
telefono di riferimento:  333.2544620




giovedì 20 settembre 2012

Valeria Bianchi Mian e Lauretta Guidetto

Paris, Belleville - Non bisogna fidarsi delle parole, Ben '93


Psicodramma e Arte terapia in arcane (e nuove) storie 

Finite le vacanze, ritorna settembre, si risveglia l'autunno.
Riaprono i battenti nei laboratori delle Hermae. 
Le immagini archetipiche nell'arte e nella letteratura, i tarocchi, le religioni del mondo, l'opera alchemica, i sogni notturni... le narrazioni diurne, i colori, gli sguardi...
Le parole dolcemente lasciano spazio ai sensi...
I sensi diventano coscienti della dimensione immaginale...
Si torna a creare in gruppo...


domenica 16 settembre 2012

Lauretta Guidetto


Sul nostro "tempo liquido"




E' sempre difficile proporsi e proporre delle riflessioni sul momento storico che si vive, proprio perché troppo immersi in esso, coinvolti, si manca di quello sguardo critico che consente di operare una riflessione più distaccata e per questo più obbiettiva. 
Ma i pensieri  e i testi  di Z. Baumann 1, hanno fotografato un clima che sento e respiro ormai da diverso tempo e nel quale vedo immerse in modo trasversale, situazioni, emozioni, stili di vita, realtà lavorative e relazionali. 

Riporto di seguito alcune citazione che maggiormente mi hanno colpita: 

"Oggigiorno i centri commerciali tendono a essere progettati pensando a desideri facili, a nascere rapidi e a estinguersi, non all'onerosa e protratta creazione e coltivazione dei desideri. L'unico desiderio che una visita al centro commerciale deve instillare (e instilla) è quello del reiterare all'infinito l'eccitante momento del "lasciarsi andare", del dare briglia sciolta alle proprie voglie senza un copione prestabilito. La brevità dello loro aspettativa di vita è il pregio maggiore delle voglie, ciò che le rende preferibili ai desideri. Togliersi una voglia, diversamente dall'esaudire un desiderio, è soltanto un atto estemporaneo, che si spera non lasci conseguenze durevoli che potrebbero ostacolare ulteriori momenti di estasi gioiosa" (op.cit. p. 18)

Il desiderio va curato e coltivato, implica una cura prolungata, una difficile negoziazione senza soluzioni scontate,   qualche scelta difficile e alcuni compromessi dolorosi, ma soprattutto- comporta procrastinare il suo soddisfacimento, "il sacrificio senza dubbio più aborrito nel nostro mondo fatto di velocità e accelerazione"

E più avanti prosegue con il dire: 
" Se ritenute scadenti o non di piena soddisfazione, le merci possono essere sostituite con altri prodotti che si spera più soddisfacenti, anche se non viene offerto alcun servizio post-vendita e nella transazione non è inclusa alcuna garanzia del tipo soddisfatti o rimborsati. Ma anche se mantengono le promesse, nessuno si aspetta  da esse che durino a lungo; dopo tutto, automobili, computer o telefoni cellulari in perfetto stato e ancora funzionanti vengono gettati via senza troppo rammarico nel momento stesso in cui le loro versioni nuove e aggiornate, giungono nei negozi e diventano l'ultimo grido. Perchè mai le relazioni dovrebbero fare eccezione alla regola?"

"un'identità fluida, fragilità e intrinseca transitorietà (la famosa "flessibilità") caratterizza tutti i tipi di legame sociale che fino a poche decine di anni fa si coagulavano in una durata, affidabile cornice entro la quale era possibile tessere con sicurezza una rete di interazioni umane. Tali tratti caratterizzano in particolare e forse e forse in modo più rilevante i rapporti di tipo lavorativo e professionale. In un'epoca in cui le proprie specificità finiscono fuori mercato in meno tempo di quanto ne sia occorso per acquisirle e padroneggiarle, in cui le credenziali scolastiche perdono di anno in anno valore rispetto al costo acquisito o addirittura si trasformano in una "equità negativa" ben prima dello loro data di scadenza che si presumeva "illimitata", in cui i luoghi di lavoro scompaiono con poco o punto preavviso e il corso della vita è suddiviso in una serie di progetti una tantum sempre più a breve termine, le prospettive di vita appaiono sempre più simili alle accidentali convoluzioni di razzi intelligenti alla ricerca di elusivi, effimeri e mai statici bersagli, anzichè alla predesignata, predeterminata, prevedibile traiettoria di un missile balistico"  (p.126 -127) 


Ognuno di noi può ritrovarsi o meno in questa lettura, ma  questo libro lo consiglio caldamente.


1. Zygmunt Bauman è uno dei più noti e influenti pensatori del mondo. Professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia.


Bibliografia

- Bauman Zygmunt (2003) Liquid Love. On the Frailty of Human Bonds. Polity press, Cambridge. trad it: Amore liquido. Sulla fragilità dei legami affettivi. 2012 , Bari, Laterza.