mercoledì 4 aprile 2012


    “Quando ci sentiamo sopraffatti dal fuggire dell’esperienza, ci rivolgiamo a un’immagine. Allora l’esperienza si ferma e la guardiamo in faccia (…)l’immagine ha bisogno della nostra esperienza per destarsi. (…) Forte si sente colui che trova le immagini di cui la sua esperienza ha bisogno. Saranno molte, ma non possono essere troppe, perché la loro funzione consiste proprio nel tenere insieme la realtà, che altrimenti si disperderebbe in mille rivoli (…) Sono molte le immagini di cui abbiamo bisogno, se vogliamo una vita nostra, e se la troviamo presto, non troppo di noi andrà perduto”
 (Elias Canetti, Il Frutto del fuoco)

opera di Lauretta Guidetto

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