Valeria Bianchi Mian
ARCANE STORIE: IL RE STANCO E IL POPOLO APPESO
Fiaba emersa dal laboratorio "Tu hai le carte!" del 19 Maggio 2012,
come sempre inventata dal gruppo con estrazione di carte e proiezione di contenuti inconsci.
I lunghi anni di meditazione senza azione
avevano raggiunto il culmine,
ed erano terminati. Il sovrano
aveva ecceduto nella chiusura, e ora
doveva vivere “l’altra parte”.
Fin.
molto triste, e tanto stanco,
un Re che non aveva potere.
Costretto entro le mura del suo palazzo,
Costretto entro le mura del suo palazzo,
non potendo governare attivamente il regno,
Gli mancava la forza, l'energia vitale
per uscire dal castello,
per uscire dal castello,
e operare seriamente nel mondo.
"E allora", pensò il Re, "non mi resta che
meditare, riflettere sulla mia vita
per poter recuperare il fuoco dentro di me".
L'imperatore voleva riconnettersi alla propria Anima.
"E allora", pensò il Re, "non mi resta che
meditare, riflettere sulla mia vita
per poter recuperare il fuoco dentro di me".
L'imperatore voleva riconnettersi alla propria Anima.
Il libro era sempre stato in quella biblioteca,
ma lui non l’aveva mai letto prima di allora.
Egli cominciò a studiare quel libro,
e scoprì il motivo della propria reclusione forzata,
e dell'assenza di forza d'animo:
era prigioniero di se stesso,
e dell'assenza di forza d'animo:
era prigioniero di se stesso,
poiché tempo prima aveva compiuto un atto
contro la giustizia,
contro la giustizia,
Proprio lui, lui che la legge avrebbe dovuto rappresentarla!
(Noi non ci stupiamo di questo fatto…)
Doveva riscattarsi.
Sentiva che l’unica possibilità
era riflettere
Sentiva che l’unica possibilità
era riflettere
Era proprio necessario migliorare se stesso.
(Un governante così consapevole, che bello sarebbe trovarlo...)
(Un governante così consapevole, che bello sarebbe trovarlo...)
Una notte fu svegliato all’improvviso da un latrato.
Affacciandosi alla finestra della sua stanza
vide due cani ululare alla luna,
e la luna, bellissima,
riflettersi nel lago
Affacciandosi alla finestra della sua stanza
vide due cani ululare alla luna,
e la luna, bellissima,
riflettersi nel lago
sotto le mura del castello.
Nel lago, il volto serio e concentrato del Re
Nel lago, il volto serio e concentrato del Re
si rifletteva insieme alla luna.
Egli ebbe una rivelazione.
Egli ebbe una rivelazione.
Doveva perdonare se stesso per le azioni del passato,
e cominciare ad uscire per operare concretamente.
(Alla buon’ora?!)
(Alla buon’ora?!)
Ma il perdonar se stessi non è mai sufficiente.
Il perdono doveva arrivare anche dal popolo.
Un popolo affamato, devastato dall'incuria
del proprio governatore.
Il Re, finalmente, mise il naso fuori dal palazzo
Un popolo affamato, devastato dall'incuria
del proprio governatore.
Il Re, finalmente, mise il naso fuori dal palazzo
Attraverso questa figura, e con l’utilizzo di
bizzarri strumenti d'indagine,
bizzarri strumenti d'indagine,
il Re cominciò a comprendere.
Esistevano al mondo altre persone,
Esistevano al mondo altre persone,
Il suo viaggio nel regno, da quel momento,
fu ricco di idee e pieno di scoperte,
fu ricco di idee e pieno di scoperte,
addirittura per un certo periodo egli girovagò
con una compagnia di saltimbanchi
con una compagnia di saltimbanchi
a guadagnarsi la vita in modo onesto”
(cit. da partecipante).
(cit. da partecipante).
(Continua però a non prendere attivamente in mano
il governo del regno…)
il governo del regno…)
In questo suo girovagare, l'imperatore o Re
si ritrovò a mirar le stelle, e le guardò per la prima volta,
come se non le avesse mai viste.
Nelle stelle gli sembrò di scorgere una donna.
si ritrovò a mirar le stelle, e le guardò per la prima volta,
come se non le avesse mai viste.
Nelle stelle gli sembrò di scorgere una donna.
Attraversò villaggi devastati, e si rese conto
di non aver mai guardato la sua gente:
quanto era stato cieco e sordo agli altri!
quanto era stato cieco e sordo agli altri!
I lunghi anni di meditazione senza azione
avevano raggiunto il culmine,
ed erano terminati. Il sovrano
aveva ecceduto nella chiusura, e ora
doveva vivere “l’altra parte”.
Egli si rese conto, inoltre, che
le prime persone a cui avrebbe dovuto
prestare attenzione,
prestare attenzione,
erano... i suoi cari!
Sin dall’inizio esisteva solo lui,
e non li aveva neanche calcolati,
Sin dall’inizio esisteva solo lui,
e non li aveva neanche calcolati,
Doveva andare a casa a riparare,
a farsi perdonare, e doveva andarci al più presto.
a farsi perdonare, e doveva andarci al più presto.
La sua famiglia, e il popolo.
Il Re organizzò una grande festa
tanto per cominciare.
tanto per cominciare.
Radunò tutti. Da lì avrebbe cominciato
per proseguire aumentando il benessere
dell'impero.
per proseguire aumentando il benessere
dell'impero.
(Viene estratta una carta finale, rimescolando, ed ecco che ritorna La Forza - XI)
Finalmente è tornata la forza.
E’ possibile allontanarsi
E’ possibile allontanarsi
da quel che si conosce di se stessi
per cercarsi, e poi ritornare
in modo più adeguato
per cercarsi, e poi ritornare
in modo più adeguato
alla realtà del mondo.
Fin.
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